Venerdì 17 gennaio 2014 è stato ospite della riunione tecnica obbligatoria, Renato Faverani, assistente internazionale della sezione di Lodi. Un breve sunto di quanto è accaduto durante la serata.
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Live the dream. Vivi il sogno.
Con questa frase, Renato Faverani si è congedato dalla riunione tecnica che ha tenuto venerdì 17 gennaio 2014 presso la Sezione di Nichelino.
Vivere il sogno della nostra vita, sia nel campo arbitrale ma soprattutto nella vita quotidiana. Con questo obiettivo, Renato ha voluto spronare la platea presente alla riunione a dare il massimo per raggiungere lo scopo che ci si è prefissati.
Gli scopi che si raggiungono nella carriera arbitrale formano anche nella vita quotidiana. Le esperienze fatte sui campi agli inizi della carriera, quando si è molto giovani e inesperti, permetto di maturare attraverso le decisioni prese, talvolta anche sbagliate, ma più si va avanti nelle categorie (provinciali, regionali, nazionali ed oltre) più si cresce, sbagliando sempre meno.
La concentrazione, la conoscenza del regolamento e la posizione corretta permettono all’arbitro (o assistente) di prendere la giusta decisione nel momento più opportuno, quando viene richiesto di agire e di scegliere, in un attimo. La preparazione che un arbitro deve seguire è radicata nel tempo, ancor prima della gara. A partire dall’allenamento, seguendo poi la fase di pre gara e la gara stessa dove è necessario essere concentrati per fare la cosa giusta insieme ai colleghi, se designati in team, o da soli, se designati nelle gare provinciali o regionali.
Gli episodi, le situazioni estreme e le nuove interpretazioni regolamentari, supportate dalle indicazioni FIFA e UEFA, sono state argomento delle riunione dato che le stesse possono succedere su qualsiasi terreno di gioco, sia che si arbitri la finale di Champions a Wembley sia che si arbitrino i giovanissimi sotto casa.
Live the dream. Vivi il sogno.
Andrea Eleuteri
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